venerdì 3 maggio 2013

Raffigurazione di borsette nell'Inferno di Andrea Orcagna (1348)

Ieri a Firenze ho avuto modo di visitare nuovamente Santa Croce: tra i molti dettagli interessanti che ho potuto osservare negli affreschi (ma non quelli della Cappella Maggiore con gli affreschi delle Storie di Vera Croce di Agnolo Gaddi, che sono in restauro) mi ha colpito particolarmente uno dei frammenti dell'Inferno di Andrea di Cione detto Orcagna, dipinto nel 1348 e collocato inizialmente nella parete destra della chiesa.
Nel frammento sono rappresentati gli avari e si vedono chiaramente 3 borsette tenute in bocca da un serpente, sorretto a sua volta da un diavolo, mentre è visibile anche una quarta borsetta, riccamente decorata, tenuta probabilmente alla cintola da un altro demone, visibile solo per metà, che regge anche la bandiera con la scritta "Avaritia".


Frammenti dell'Inferno di Andrea di Cione, detto Orcagna (1348)
Firenze, Santa Croce (immagine da Atlante Italiano dell'Arte)
Dettaglio dell'Inferno di Orcagna (immagine da Fondazione Zeri)



Mi dispiace non poter offrire un dettaglio di qualità migliore, ma purtroppo non è possibile posizionarsi frontalmente rispetto agli affreschi (cui ora si accede attraversando il Museo dell'Opera di Santa Croce) né è permesso utilizzare treppiedi per scattare foto.

Spero comunque che da queste immagini si possa trarre qualche informazione riguardo a queste borsette, attestate quindi anche in area toscana alla metà del Trecento. Tralasciando la terza, che sembra un semplice sacchetto legato da una corda, possiamo analizzare brevemente le prime due: entrambe presentano una chiusura realizzata con un laccetto passante e mostrano un secondo laccio che serve per appenderle alla cintura. La seconda appare molto semplice e priva di decorazioni, mentre la prima è rossa e ha non solo due nappine alle estremità del laccetto di chiusura, ma anche 6 nappine in colore contrastante collocate sul lato inferiore. Le nappine inoltre sembrano essere ricoperte nella parte superiore, in modo simile a quello mostrato dai reperti tedeschi.
La quarta borsina risulta ancora più ricca ed elaborata, dal momento che presenta diverse decorazioni (forse ricamate?), tra cui un probabile stemma araldico al centro. Anche in questo caso, si possono notare le nappe di due colori alle estremità del laccio di chiusura e 6 nappine rosse e bianche sul lato inferiore.


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